mercoledì 20 ottobre 2010

GIUSTIZIA- IL GOVERNO COMPATTO Alfano: "Nessuna ritorsione sui pm .Adesso la riforme della Costituzione"





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Fonte: La Stampa.it del 20/10/10


Il Guardasigilli incassa il via libera in Commissione e guarda avanti.
Rutelli: «Decisione unilaterale».
Il Pd a testa bassa, Casini media

CATANIA
«La nostra riforma della giustizia non avrà nessuna istanza di ritorsione nei confronti della magistratura, come la sinistra pregiudizievolmente afferma, e noi ribadiremo, e se possibile rafforzeremo, l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, sia inquirente sia giudicante, in un quadro di maggiore efficienza del sistema, di maggiore effettiva parità tra accuse e difesa e di un contesto in cui un organo più indipendente e meno corporativo non legato ai giochi di corrente della magistratura potrà anche esercitare la giustizia disciplinare».

Il ministro Alfano accelera sulla Giustizia, e incassato il primo sì allo scudo retroattivo per i processi alle alte cariche dello Stato, guarda avanti, verso la riforma della Carta. Prima, però, una mano tesa ai finiani, che hanno votato con il governo su uno dei temi più delicati: «Non è una novità, Futuro e libertà ha tenuto una posizione coerente con ciò che aveva sempre detto: la tutela della serenità dello svolgimento delle funzioni di alcuni alte cariche che è un valore riconosciuto anche dalla Corte costituzionale, ed in questo senso riteniamo di aver seguito la strada che il Parlamento aveva tracciato, cioè la legge che aveva e ha un valore transitorio, il cosiddetto legittimo impedimento, nelle more della quale si potrà approvare una legge costituzionale che affermi un principio che è presenti in tanti altri ordinamento stranieri». Spazio, allora, alle novità. «Stiamo lavorando a una riforma della Costituzione- così il ministro- che va scritta con la dovuta ponderatezza e noi crediamo di poter portare a compimento un buon lavoro che abbia come scopo quello di rendere più giusto il processo italiano, più funzionante la giustizia, più garantiti i cittadini, autonomi e indipendenti i magistrati giudicanti e inquirenti».

Ma intorno al tema Giustizia la tensione, fuori dal governo, è ancora alta. «Perchè viene chiamato lodo Alfano, come se ci fosse un accordo? Non è un lodo, è una decisione unilaterale della maggioranza», attacca Rutelli. Il segretario del Pd Pierluigi Bersani attacca a testa bassa: è una vergogna, dice, «faremo barricate». Il Pdci parla direttamente di golpe. Mentre il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini riconosce che la retroattività sia «un errore», ma avverte che i centristi non metteranno veti. Il «macigno» dei processi al premier va rimosso, afferma, ma su l ddl sarà astensione.

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