giovedì 21 ottobre 2010

Emergenza rifiuti campania : scontri con feriti e roghi

LA GUERRA DEI RIFIUTI: FERITI E ROGHI. DOMANI VERTICE A ROMA

Fonte: Leggo.it
Giovedì ottobre 2010



Uploaded with ImageShack.us



Cinque autocompattatori che avevano sversato rifiuti nella discarica Sari di Terzigno (Napoli) sono stati bruciati nella zona di via Passanti a Boscoreale. I mezzi, scortati dalla forze dell'ordine sono stati colpi da lanci di pietre e altri oggetti. Gli autisti sono scesi e sono scappati via. I mezzi sono stati accerchiati da centinaia di manifestanti che vengono ora caricati dalla Polizia.

BLOCCATI ALCUNI CAMION Venti camion di rifiuti scortati delle forze dell'ordine sono riusciti a passare il blocco da parte di centinaia di manifestanti nei pressi di via Passanti a Bocoreale (Napoli). Cinque, invece, sono stati bruciati. Altri 15 sono tornati indietro per la strada alternativa, sempre scortati dalle forze dell'ordine che hanno subito un altro attacco da parte dei manifestanti. Dalla zona dove si sono verificati gli scontri si alzano lunghe nuvole di fumo nero

AUTISTI IN FUGA Il Comune di Napoli sta cercando di mettersi in contatto con gli autisti dell'Asia, l'azienda speciale che si occupa dei rifiuti, scappati in seguito agli ultimi episodi di violenza che si sono registrati a Terzigno. Lo dice l'assessore alla Igiene Urbana Paolo Giacomelli. «Siamo molto preoccupati per quello che sta succedendo - ha detto - stiamo cercando di contattare gli autisti dei mezzi bruciati, che sono scappati. È chiaro che bisogna assicurare condizioni di sicurezza ai dipendenti dell'azienda, prima che si apra una vertenza sindacale». «Ammontano a 2 milioni di euro i danni agli autocompattatori colpiti da domenica scorsa», ha aggiunto.

ANCORA SCONTRI Nuovi scontri con lancio di pietre e lacrimogeni tra manifestanti e forze dell'ordine alla rotonda di Via Panoramica vicino alla discarica di Terzigno. I blindati delle forze dell'ordine cercano di uscire della zona ma sono sotto attacco dei manifestanti che lanciano ordigni artigianali e pietre. Dai blindati partono lacrimogeni contro i manifestanti.

DOMANI VERTICE CON BERLUSCONI Per risolvere la nuova emergenza rifiuti a Napoli e in Campania il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha fissato una riunione d'urgenza con i ministri interessati che si terrà probabilmente domani. Lo rende noto un comunicato della presidenza del Consiglio. Alla riunione prenderanno parte il sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta, il sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso, il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e i Ministri dell'Economia, dell'Interno e dell'Ambiente.

RIFIUTI SVERSATI Nonostante le proteste dei cittadini, con a capo il sindaco Romeo Pisani, i camion provenienti dal Napoletano hanno sversato i rifiuti nella discarica di S. Arcangelo Trimonte, in provincia di Benevento. A nulla sono valse le proteste sulla strada statale 90bis sedate dall'intervento della polizia. «Per questo - annuncia il presidente della Provincia Aniello Cimitile - terremo nel pomeriggio di oggi un consiglio provinciale straordinario dinanzi alla discarica nel quale, auspico, ci saranno posizioni unitarie». Lanci di sassi, invece, contro la polizia che stava scortando i mezzi che hanno appena sversato i rifiuti nella discarica di Terzigno (Napoli). Gli agenti hanno reagito con alcune cariche. Durante il passaggio dei camion è esploso anche un grosso petardo. Le pietre hanno raggiunto i camion. I mezzi sono alla fine riusciti a passare.

AUTO IN FIAMME Una Fiat Punto, senza persone a bordo, appartenente alle forze dell'ordine, è stata data alle fiamme da alcuni manifestanti che si trovano alle strade d'accesso che portano alla discarica di Terzigno. L'auto, che non reca i contrassegni delle forze dell'ordine, era stata in precedenza vandalizzata da un lancio di pietre.

SASSI CONTRO LA POLIZIA  Lanci di sassi contro la polizia che stava scortando i mezzi che hanno appena sversato i rifiuti nella discarica di Terzigno (Napoli). Gli agenti hanno reagito con alcune cariche. Durante il passaggio dei camion è esploso anche un grosso petardo. Le pietre hanno raggiunto i camion. I mezzi sono alla fine riusciti a passare.

DOMANI QUESTIONE IN CDM  Il Consiglio dei ministri di domani si occuperà della vicenda Terzigno. Lo ha affermato il sindaco della cittadina del napoletano, Domenico Auricchio, che è stato ricevuto a Palazzo Grazioli dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. All'incontro era presente anche il sottosegretario Bertolaso.

BRUCIATA BANDIERA Alcuni manifestanti hanno bruciato una bandiera italiana in piazza Pace a Boscoreale contro la decisione di aprire una seconda discarica in Cava Vitiello a Terzigno (Napoli). Al pennone del Comune, invece, il tricolore è stato abbassato a mezz'asta ed è stato esposto un drappo viola tra gli applausi della folla presente.

NEGOZI DISTRUTTI Momenti di forte tensione a Boscoreale (Napoli), dove un gruppo di persone armate di bastoni ha distrutto le vetrine di diversi negozi del centro storico. La notizia del raid, che si inserisce nel clima difficile scaturito dall'annuncio della seconda discarica in località cava Vitiello a Terzigno, ha gettato nel panico molti genitori che sono andati a scuola a prendere i loro figli prima della fine dell'orario scolastico.

LANCIO DI LETAME Secchi di letame contro due palazzi della Regione Campania al Centro direzionale. All'alba un gruppo di sconosciuti a volto coperto hanno imbrattato gli edifici A6, sede degli Assessorati al Lavoro, Agricoltura e Urbanistica, e F13, sede del Consiglio regionale. L'edificio A6 al momento non è ancora agibile, i dipendenti sono stati allontanati dal palazzo in attesa delle operazioni di pulizia. Diversa la situazione nel palazzo del parlamentino regionale dove, dopo le operazioni di pulizia, è stato possibile far entrare i dipendenti e il personale. Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato Vasto- Arenaccia, diretti dal vicequestore Pasquale Trocino. Al momento sono in corso le operazioni per identificare i responsabili. A quanto si apprende, i responsabili avrebbero agito a volto coperto, ma in prossimità delle telecamere di sorveglianza. Si sospetta possa essersi trattato di una azione condotta dai precari del progetto Bros, che da tempo attuano forti proteste

SINDACO TERZIGNO: «BERLUSCONI MANTENGA PROMESSA»  «Sono venuto qui, nessuno mi ha chiamato. Voglio incontrare il presidente Berlusconi per capire cosa è successo ieri». Domenico Auricchio, sindaco di Terzigno, si è presentato questa mattina «alle 9,30» per incontrare il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a Palazzo Grazioli e «trovare una soluzione» per l'emergenza rifiuti in Campania. «Venti giorni fa Berlusconi mi disse che avrebbe trovato la soluzione per la seconda discarica, me lo aveva promesso il giorno del suo compleanno» aggiunge il primo cittadino del piccolo comune campano ricordando di essere stato ricevuto dal premier lo scorso 29 settembre. «Non vogliamo fare polemiche - aggiunge - ma vogliamo sapere cosa è successo ieri con i vertici campani. Bisogna modificare la legge di provincializzazione dei rifiuti». Il sindaco Auricchio è accompagnato da tre consiglieri comunali. «Rimarremo qui a oltranza - spiegano - finchè non saremo ricevuti perchè Terzigno ha già dato». Auricchio sottolinea che «Berlusconi è l'ultima speranza» ma anche che «il presidente aveva promesso che sarebbe venuto a Terzigno ma non lo ha ancora fatto». Ai cronisti che gli chiedono se vi siano infiltrazioni della camorra nelle proteste di questi giorni alle pendici del Vesuvio, il sindaco replica stizzito: «Ma quale camorra? Siamo esasperati. Da domani mattina sono pronto ad andare a protestare con i miei cittadini. Si tratta di una protesta civile di gente esasperata che difende la propria dignità ». Infine il primo cittadino del comune vesuviano ricorda come «fui proprio io per primo a registrare il simbolo del Pdl in Italia e lo donai al presidente Berlusconi. Sono certo che se lo ricorda».

BLOCCATA LA STRADA Un nuovo blocco stradale é stato attuato dai manifestanti in via Panoramica, nei pressi della discarica di Terzigno (Napoli), dove la scorsa notte si sono verificati violenti scontri tra manifestanti e forze dell'ordine. Gli incroci che portano alla rotonda Panoramica sono stati bloccati da un gruppo di persone con rami di alberi, cartelli stradali e sacchi di spazzatura. Poco prima 31 camion avevano sversato i rifiuti nella discarica

SVERSANO 31 CAMION Dopo la notte di violenza, con gli scontri tra forze dell'ordine e manifestanti, sono 31 i camion che hanno sversato al momento i rifiuti nella discarica Sari di Terzigno (Napoli). Alla rotonda Panoramica in questo momento sono presenti pochi manifestanti. Gran parte degli incroci che portano alla discarica, precedentemente bloccati da barricate create dai dimostranti, sono adesso percorribili.

NOTTE DI SCONTRI Una notte di scontri, paura e lacrime a Terzigno (Napoli). Uno spiegamento massiccio di forze dell'ordine, probabilmente con pochi precedenti, con una azione condotta in tempi rapidi ha sgomberato tutta l'area della rotonda di via Panoramica, la strada di accesso alla discarica Sari. La zona era stata presidiata da diverse ore da alcune migliaia di manifestanti, tra cui donne e bambini, portati via al primo accenno di tensioni. Il blitz è stato condotto con una quarantina di mezzi blindati ed oltre 200 uomini tra agenti di polizia, carabinieri e guardia di finanza che a piedi, in assetto antisommossa, impugnando manganelli e scudi, hanno stretto d'assedio tutte le zone circostanti e inseguito i dimostranti. Numerose le cariche e i lanci di lacrimogeni: alcune persone sono state raggiunte e bloccate all'interno di un deposito di bibite. «Perchè mi picchiate, non sto facendo niente?», ha detto una ragazza piangendo a un gruppo di agenti che l'ha circondata. Gli uomini delle forze dell'ordine sono avanzati alla ricerca degli ultimi manifestanti, mentre i blindati percorrevano la via Panoramica a forte velocità per inseguire chi scappava. Due persone, una donna ed un ragazzo, sono stati fermati e successivamente rilasciati. Altre tre hanno riferito di essere rimaste contuse negli scontri. L'attacco, con veri e propri corpo a corpo in alcuni casi, è arrivato al termine di una serata di altissima tensione. Un gruppo di giovani con il volto coperto da sciarpe ha lanciato grossi petardi, razzi, pietre e, secondo quanto riferito da alcuni testimoni, due molotov rudimentali nei confronti dei blindati della polizia a presidio della strada di accesso alla discarica. Gli agenti hanno risposto con un ripetuto lancio di lacrimogeni, che sono caduti in mezzo alla folla. Sono stati momenti drammatici, con gente che scappava alla ricerca di un riparo, provocando momenti di panico. Nella fuga qualcuno ha rovesciato e bruciato un'auto, sembra appartenente alla polizia. A scatenare la nuova ondata di proteste era stata la decisione dei parlamentari del Pdl campano, insieme con il governatore Stefano Caldoro e i presidenti delle Province di Napoli, Avellino e Salerno, Cesaro, Sibilia e Cirielli, di dare il via libera alla seconda discarica nel Parco nazionale del Vesuvio, in località Cava Vitelli. Si tratterebbe del più grande sversatoio d'Europa. Un via libera che non è affatto andato giù ad amministratori locali (il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, si è dimesso dal Pdl) e alle popolazioni, che denunciano i gravissimi disagi già provocati dalla prima discarica aperta, la Sari, che sarebbe causa dell'inquinamento delle falde acquifere e dalla quale provengono da mesi miasmi insopportabili. Alla fine della 'battaglià, a terra restano detriti di ogni genere, nell'aria la puzza insopportabile della discarica.

Nessun commento: