giovedì 24 aprile 2008

San Pio, ecco il frate dalle stimmate

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Rif. (Il Grecale – Maria Grazia Frisaldigiovedì 24 aprile 2008 )

Migliaia i fedeli sul sagrato del convento in attesa di poter venerare le spoglie mortali del santo di Pietrelcina

San Giovanni Rotondo – Profonda commozione (e confusione) nella cripta della chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove da poche ore il corpo di San Pio viene venerato da migliaia di fedeli.

Il corpo di San Pio, esumato alle 23 e 30 dello scorso 2 marzo, dopo essere stato sottoposto alla ricognizione canonica e ad adeguati trattamenti per garantirne la conservazione, è stato ricomposto in una teca di cristallo. Il santo delle stigmate si presenta con l’abito cappuccino, confezionato dalle suore clarisse di San Giovanni Rotondo ed indossa i mezzi guanti e le calze conservate per 40 anni nella cella in cui il santo morì la notte tra il 22 ed il 23 settembre del 1968.

La stola posta sul saio si rifà agli anni precedenti il Concilio Ecumenico Vaticano II ed è in seta bianca con inserti in oro, impreziosita da 312 pietre di cristallo di rocca fumée e sferule d’oro. Per confezionare la preziosa stola, l’atelier di Treviso ‘X Regio’, che già in passato ha curato l’abbigliamento liturgico di Giovanni Paolo II e oggi quello di Benedetto XVI, ha impiegato oltre 200 ore di lavoro. Sul volto del frate una maschera in silicone realizzata da Gems Studio, un’azienda londinese specializzata nella creazione di statue e manichini realistici per musei e mostre culturali. Nonostante l’immane sforzo organizzativo, però, è stato difficile "drenare" l’afflusso di fedeli in visita a San Giovanni Rotondo. Per questo, solo per oggi, la cripta di San Pio resterà aperta fino a notte inoltrata.

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