lunedì 25 gennaio 2010

Dan Brown " Il simbolo perduto "

Autore :Dan Brown
Titolo : Il simbolo perduto
Genere : Giallo- thriller
Editore : Mondadori
Anno di pubblicazione : 2009

I contenuti

Dopo l'esordio da record ottenuto con l'uscita del 15 settembre negli States, è in arrivo in Italia il nuovo, attesissimo seguito di "Angeli e demoni" e "Il Codice da Vinci".
Ancora una volta il potagonista è professor Robert Langdon, che, a Washington, si troverà alle prese con i segreti della Massoneria, e dovrà decifrare ciò che di misterioso si nasconde dietro al Simbolo perduto. La posta in gioco è la vita di Peter Solomon, suo mentore e fratello di Katherine: se in dodici ore Langdon non riuscirà a decifrare l'enigma, Peter morirà. "Il simbolo perduto" è esattamente ciò che i fans di Brown aspettavano: un thriller mozzafiato, che vi trascinerà nei meandri della simbologia massonica fino a un incredibile e inaspettato finale.
Il libro si apre con Robert Langdon, che accetta di tenere una conferenza a Whashington su richiesta di Peter Solomon. Dopo pochi minuti dal suo arrivo, scopre però che la conferenza era solo un pretesto: nella National Statuary Hall del palazzo del Campidoglio viene trovato uno strano oggetto con 5 simboli: in realtà si tratta della mano di Peter Solomon, tatuata e amputata proprio sopra alla cripta del Campidoglio e proprio sotto l'opera che raffigura George Washington, padre fondatore e massone, come divinità ascendente. Salomon capisce che si tratta di un invito rivolto a lui e sa che l'unico modo per salvare Peter è entrare nel mondo clandestino dei segreti massonici, affrontando storie nascoste e stanze segrete...


L'opinone di Filotete

Bello ed accattivante sin dall'inizio. Stuzzicante il modo in cui porta il lettore nel mondo della massoneria e sulla storia di essa. (Per chi volesse saperne di più sulla massoneria visitate questo sito: http://www.granloggiaregolareitalia.org).
La storia regge, fino a quando l'autore decide di mandare a farsi friggere la suspense iniziale, e offrire ai lettori un frettoloso finale. Davvero un peccato.